Siamo abituati a pensare in termini di brand solo per i beni di largo consumo, come ad esempio i prodotti alimentari, quelli per l’igiene personale e della casa, i capi di abbigliamento, gli accessori, i prodotti di lusso, così come per le automobili e tutto ciò che, in buona sostanza, può essere messo in vendita.
Ma quando sul mercato siamo noi, con la nostra professione, si può parlare ancora di brand? La risposta è chiaramente positiva. Si chiama personal branding e coincide con la stima, il giudizio, la nomea che si ha di una persona.
In questo articolo cercherò di approfondire questo tema, sottolineando ciò che è necessario fare per costruire un brand personale di successo, quali i valori da trasferire, quali le principali azioni da compiere. Perché, come diceva David Ogilvy, “qualsiasi idiota può concludere un buon affare, ma ci vuole genio, fiducia e perseveranza per creare una marca”.
Cos’è il personal branding
Jeff Bezos, fondatore di Amazon, dice che “il personal branding è tutto ciò che la gente dice di te non appena esci dalla stanza”.
È la capacità, infatti, di costruire intorno al proprio nome una reputazione importante, una personalità unica e ben riconoscibile, ovvero l’abilità di saper rispondere velocemente, e con contenuti di valore, a chiunque entri in relazione con l’esperto o professionista.
Ma perché questo accada, esattamente come per i brand dei prodotti di largo consumo, è necessario che il professionista investa tempo, energie e risorse (non solo economiche) alla costruzione della propria identità e alla comunicazione della stessa. Non è un qualcosa che avviene automaticamente nel momento in cui ci si propone nel mercato. Costruire una marca è cosa semplice, ma perché quella marca diventi un brand — e meglio ancora un brand di successo — si devono verificare una serie di condizioni che nel tempo portano il cliente a riconoscere in quella marca autorevolezza, credibilità e fiducia. Senza queste condizioni non si può sopravvivere a lungo in un mercato dove non vi sono più barriere nè alcun tipo di limite o confine.
Quando si costruisce un brand personale
Il personal branding è un lavoro importante che richiede conoscenza, impegno e costanza e che può essere svolto con naturalezza solo se questo corrisponde profondamente e intimamente alla propria passione, a cià che realmente si conosce e a ciò che in qualche modo viene spontaneo fare.
Deve essere qualcosa di integrabile nel proprio quotidiano, qualcosa che venga facile comunicare quotidianamente e che nello stesso tempo non sia espressione di improvvisazione: la costanza, esattamente come la credibilità, sono ingredienti fondamentali perché si possa parlare di brand.
Bisogna inoltre essere autentici: le persone costruite si riconoscono immediatamente, non piacciono a nessuno, e impediscono che si inneschi un qualunque rapporto di fiducia.
Steve Jobs diceva: “brand in the end is trust” (il brand alla fine è fiducia).
Come si costruisce un brand personale
Possiamo racchiuderli in 6 step gli step principali da seguire per creare un personal brand di successo:
01. Scegli il tuo Brand
02. Definisci la tua Brand Identity
03. Individua il tuo mercato
04. Differenziati dalla concorrenza
05. Innova il tuo prodotto
06. Comunica la tua expertise
Vediamoli nel dettaglio:
01. Scegli il tuo Brand
Come per i prodotti di largo consumo, il tuo brand deve essere costruito intorno a un nome e a un payoff.
Entrambi devono esprimere la tua identità, devono essere semplici, brevi e di facile memorizzazione. Per quanto riguarda il nome è molto probabile che esso coincida con il tuo nome di battesimo, come nel caso della fashon blogger Chiara Ferragni, ma potrebbe anche essere un nickname o nome d’arte, come nel caso di Skande, ovvero Riccardo Scandellari, esperto di personal branding e di tecniche per il posizionamento on line. Il pay off deve invece racchiudere in 3 o 4 parole al massimo la promessa di valore al cliente, oltre che specificare il settore di competenza. Come è per Clio Make Up, appassionata di trucco che è diventata un punto di riferimento per le donne e giovani donne d’Italia in cerca del trucco perfetto per ogni occasione e ogni tipologia di viso.
Per trovare il tuo payoff ti conisglio di leggere [ link al mio articolo sul payoff ].
02. Definisci la tua Brand Identity.
Questo è il primo passo indispensabile che ti permette di posizionarti nel mercato. Come ben sai, ci saranno molti altri professionisti, o esperti, come te che offrono prodotti e servizi simili ai tuoi. Pertanto devi avere chiara la tua strategia di differenziazione. Non si può competere diversamente in un mercato già così ampio e così affollato. Se vuoi che il tuo cliente ti riconosca e voglia te, devi renderti unico, cercando in te stesso dei chiari e significativi elementi di differenziazione. Per cui rispondi a queste domande:
· Cosa ti rende unico?
· Quali sono le tue competenze?
· Qual è il problema che risolvi?
· Cosa ti distingue dai tuoi concorrenti?
· Perché il tuo cliente dovrebbe pagare il prezzo che chiedi?
Fatto ciò, ricorda di essere sempre te stesso, senza sforzarti di essere quello che gli altri chiedono. La costruzione di un’identità di brand è un processo lungo e non è minimanente pensabile di praticarlo sotto mentite spoglie. Ricorda quindi di essere onesto e soprattutto
credibile, seguendo la tua vera passione, il tuo istinto e facendo ciò che ami e in cui veramente credi. Fai ciò che sai fare, che ti viene facile fare, che faresti comunque. Fai della tua passione il tuo lavoro. Può anche essere un hobby, ma se su quell’hobby puoi diventare un punto di riferimento importante nel tuo mercato, hai trovato il modo come fare business e non sentirne la fatica. Porta alla luce la tua vera identità: solo così potrai fronteggiare le difficoltà e i tanti ostacoli che si presenteranno e creare con il tuo pubblico un rapporto di fiducia difficilmente aggredibile.
03. Individua il tuo mercato
L’individuazione del mercato è tra le fasi più importanti di qualunque business. Non si può avere successo proponendo prodotti straordinari a chi non li richiede o non ne ha bisogno. Sarebbe come vendere ghiaccio agli eschimesi. Per tanto, è fondamentale conoscere con esattezza e in profondità il proprio cliente-tipo in modo da rispondere prontamente alle sue esigenze e adeguado ai suoi bisogni il prodotto e/o servizio che si intende proporre.
Un errore che non devi commettere è quello di confondere la profittabilità di un mercato con la sua vastità. Entrare in una nicchia può voler significare, in maniera inversamente proporzionale alla sua grandezza, avere numeri di vendita molto più significativi. Perché chi appartiene a una nicchia è disposto a pagare di più pur di avere ciò di cui ha bisogno. Entrare in una nicchia, quindi, significa avere meno competitor con cui confrontarsi, così come maggiore possibilità di creare attenzione.
04. Differenziati dalla concorrenza
Questa è la parte più delicata e probabilmente più lunga del processo di costruzione di un brand perché richiede costanza, perseveranza, nonché un importante e meticoloso lavoro quotidiano. Hai bisogno di renderti visibile, nel senso che hai bisogno di emergere nel mare della concorrenza e hai bisogno di farlo in maniera specifica, puntuale, credibile.
Ricorda che il mercato è molto competitivo e che il fatto che tu ci sia non significa automaticamente che il tuo pubblico ti conosca, ti riconosca e che, al momento opportuno, si ricordi di te e ti scelga.
Non imitare gli altri, sii te stesso fino in fondo perché ognuno di noi ha in sè elementi innati di originalità. Ascoltali e ascoltati e trova la tua strada, unica e inconfondibile, per dire agli altri chi sei e cosa sai fare. Crea contenuti originali che si distinguano per qualcosa che appartenga unicamente a te.
05. Innova il tuo prodotto
Se sei l’ultimo arrivato e il tuo prodotto/servizio è quello a cui il mercato è già abituato, fallirai. Devi trovare elementi di innovazione importanti che ti permettano di fare la differenza. Se non nel servizio, che sia almeno nella modalità di erogazione del servizio stesso.
06. Comunica la tua expertise
Woody Allen dice che “l’80% del successo è farsi vedere”
Arrivato a questo punto, infatti, il tuo obiettivo è quello di essere riconosciuto come il massimo esperto del tuo argomento o come il migliore fornitore del tuo prodotto/servizio. Pertanto, devi essere presente, visibile, attrarre il tuo potenziale cliente e costruire con lui
una autentica relazione di fiducia. Inizia con il frequentare quei luoghi (dal vivo, ma anche on line) dove c’è il tuo pubblico e dove si parla del tuo argomento, dove le persone si confrontano, si scambiano idee, dove ascoltano le varie opinioni, approfondiscono le loro conoscenze e si orientano sugli acquisti futuri.
Sono quelle le prime occasioni in cui devi trovare il modo di dire la tua, di aggiungere valore alla discussione, evitando accuratamente di autocelebrarti. Non sarà quella la sede per vendere i tuoi servizi, ma sicuramente quella per farti conoscere e apprezzare.
Per cui ti consiglio di ascolta ciò che dicono le persone, di rispondere ai loro commenti, di condividere le tue idee e di dare, se necessario, finanche consulenze gratuite. Il tuo obiettivo è quello di creare interazione e coinvolgimento intorno al tuo nome e di farti percepire come “uno che la sà”.
Se vuoi approfondire questa tematica leggi [ link al mio articolo sulle 10 mosse per avere successo ].
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